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01-08-2024
Al Meeting di Rimini, esperti a confronto
La prevenzione è la chiave per costruire un sistema sanitario più resiliente, capace di affrontare efficacemente le sfide future e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Oggi, la sfida cruciale è renderla un pilastro centrale del nostro sistema sanitario, soprattutto in un contesto come quello italiano, dove le crescenti sfide economiche, demografiche e sanitarie mettono sotto pressione le strutture esistenti. La prevenzione si configura così come una leva strategica essenziale non solo per migliorare la qualità della vita, ma anche per garantire la sostenibilità economica e operativa del sistema salute.
Su questi temi si sono confrontati al Meeting di Rimini – durante l’incontro “La sfida della prevenzione, chiave per un sistema sanitario sostenibile” sostenuto da Generali- Cattolica e DOC – esperti del settore, figure istituzionali e leader aziendali. Tra i relatori intervenuti: Francesco Bardelli, Chief Health & Welfare e Connected Business Development Officer di Generali Italia e CEO di Generali Welion; Valentino Confalone, Amministratore Delegato di Novartis Italia; Lorenzo Giovanni Mantovani, Direttore del Centro Dipartimentale di Studio sulla Sanità Pubblica dell’Università Milano Bicocca; e Paolo Veronese, CEO di Veronese Sicurezza e founder di Passione Sicurezza, con la moderazione di Riccardo Zagaria, Amministratore Delegato DOC.
Durante l’evento, commentando i dati del XVIII Rapporto Meridiano Sanità, è stato evidenziato come un aumento degli investimenti in prevenzione possa ridurre significativamente il burden delle patologie croniche, attualmente la principale causa di mortalità e disabilità nel nostro Paese. In particolare, il Prof. Lorenzo Giovanni Mantovani ha spiegato come una strategia integrata di prevenzione (primaria, secondaria e terziaria) sia essenziale per affrontare le sfide dell’invecchiamento della popolazione e dell’aumento delle malattie croniche. Parlando delle priorità su cui è necessario concentrare gli sforzi per un’ottimizzazione del sistema, Mantovani ha evidenziato l’educazione sanitaria volta a promuovere stili di vita sani, oltre alla necessità di ripensare nuovi modelli di prevenzione che permettano di liberare risorse da reinvestire in altre aree critiche del sistema sanitario.
Valentino Confalone ha evidenziato l’importanza del Sistema Sanitario Italiano, che da oltre 50 anni rappresenta un pilastro fondamentale nella tutela della salute dei cittadini e che, proprio per questo, merita una protezione e un’attenzione particolari. Confalone ha sottolineato anche come il ruolo delle aziende farmaceutiche oggi vada ben oltre l’investimento in ricerca: è cruciale essere partner attivi nel sistema salute, collaborando con le istituzioni per sviluppare e realizzare soluzioni che rafforzino la sostenibilità e l’efficacia del sistema sanitario. Tuttavia, ha osservato Confalone, il Sistema Sanitario attuale investe solo il 5% del fondo sanitario in prevenzione. Risulta quindi necessario individuare nuovi meccanismi per incentivare una spesa più strategica, che possa davvero fare la differenza nella sostenibilità del nostro sistema sanitario.
Intervenuto a proposito di spesa sanitaria, Francesco Bardelli ha evidenziato l’importanza crescente della spesa sanitaria privata in Italia, che include fondi e assicurazioni, in un contesto in cui l’81% della popolazione identifica la salute come la propria priorità assoluta. Bardelli ha sottolineato che, di fronte a questa crescente consapevolezza e domanda, è essenziale che i player del settore collaborino con le istituzioni per rendere le cure sempre più accessibili e capillari su tutto il territorio italiano, favorendo ove possibile le cure domiciliari e sgravando le strutture sanitarie con conseguente ottimizzazione dei costi.
Infine, Paolo Veronese ha illustrato come l’ambito lavorativo possa diventare un contesto privilegiato per l’educazione alla prevenzione, sottolineando che il luogo di lavoro, dove trascorriamo gran parte della nostra giornata, rappresenta l’ambiente ideale per implementare la prevenzione primaria. Ha evidenziato che le aziende hanno un ruolo cruciale nella promozione attiva della salute e del benessere dei dipendenti attraverso programmi di sensibilizzazione e formazione continua. Promuovere una cultura della prevenzione sul posto di lavoro, infatti, non solo migliora il benessere dei dipendenti, ma contribuisce anche a creare un ambiente di lavoro più sano e produttivo, rendendo l’azienda un motore di sostenibilità sanitaria complessiva.
Riccardo Zagaria, Amministratore Delegato di DOC, ha sottolineato l’urgenza di un cambiamento di paradigma: “Investire oggi nella prevenzione significa costruire un domani più sano e sostenibile. Questo non si limita solo all’adozione di stili di vita sani, ma include anche scelte consapevoli nell’utilizzo dei farmaci. Promuovere l’uso dei farmaci equivalenti è un atto di prevenzione economica, che consente di liberare risorse preziose da reinvestire in ulteriori iniziative preventive e nell’accesso alle cure per un numero maggiore di persone. In un momento in cui la sostenibilità del sistema sanitario è sotto pressione, questa è una scelta strategica che non possiamo più rimandare”.
I farmaci equivalenti sono uno strumento essenziale per la sostenibilità del nostro SSN. Nonostante la comprovata efficacia però, un terzo degli italiani continua a preferire i farmaci originatori, generando un impatto economico significativo dal momento che è il cittadino a pagare la differenza tra il prezzo del medicinale originatore e quello di rimborso dell’equivalente (la spesa privata degli italiani ha raggiunto 1,1 miliardi di Ç in un anno).
Conclude l’importante momento di confronto Riccardo Zagaria: “Per garantire la sostenibilità del nostro sistema sanitario e preservarlo, è necessario l’impegno e la sinergia di tutti i player del settore, dalle istituzioni, alle assicurazioni e alle aziende farmaceutiche, sia che esse siano innovative o in grado di generare un risparmio offrendo cure di qualità a costi più sostenibili”.
Fonte: askanews.it
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